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Errori di Social Media Marketing (2): Contatti = Collegamenti di Business
Contatti, fan e follower sui Social Network sono sicuramente utili per diffondere ciò che abbiamo da dire sia a livello privato che di business. Su questo non ci sono dubbi. Ma un errore che spesso viene commesso nel Social Media Marketing è il pensare che avere dei contatti sia sufficiente o significhi che le persone che diffonderanno automaticamente la nostra idea, il nostro business o il nostro prodotto.
Le persone con cui sei collegato attraverso i Social Media non condivideranno né diffonderanno i tuoi contenuti, se non sono incuriositi e in qualche modo intrigati dalle informazioni che hai pubblicato. (altro…)
5 risposte fondamentali sulla Social Business Strategy (5/5)
Eccoci all’ultima puntata sulla Social Business Strategy. Nellla precedente abbiamo risposto alla quarta domanda: Quanto è importante avere dalla propria parte i top manager per una Social Business Strategy? Oggi concludiamo con la pianificazione di una Social Business Strategy.
Perché consigliare una pianificazione social triennale?
In una Social Business Strategy è realistico programmare le attività su tre anni, tenendo conto della velocità del cambiamento tecnologico? Una cosa è sicura: il cambiamento non solo è necessario, ma è anche difficile da consapevolizzare, apprezzare e propagare in azienda.
5 risposte fondamentali sulla Social Business Strategy (2/5)
Nella prima puntata abbiamo risposto alla domanda 1 sulla Social Business Strategy: Cos’è un’azienda social? Oggi ci concentreremo sul rapporto tra manager e Social Media, e in particolare sul rapporto tra manager e consulenti in comunicazione, che spesso, parlando di strategie Social, sono troppo concentrati sui Social Media e poco sugli obiettivi dell’azienda cliente.
Domanda 2: Come convincere le aziende a considerare i Social Media qualcosa di più di una semplice “seccatura necessaria”?
Si può capire che i concetti di Social Media e Social Business stimolino ancora dibattiti o generino confusione dopo tutti questi anni. Molti manager, in effetti, considerano i Social Media una specie di “gadget” o una distrazione per giovani e bambini. Non capiscono l’impatto dei Social perché non hanno tempo, non ne colgono il valore, o trovano difficile approcciarsi a tutti questi network e alle loro possibili combinazioni.
Social Media nel settore b2b. Funzionano? Come usarli?
Negli ultimi anni i media digitali hanno completamente trasformato i modelli di comunicazione tradizionali. Nel settore b2b (business to business) manager e imprenditori si interrogano sulla validità o meno di questi strumenti. I Social Media funzionano nel nostro settore? Sono utili al nostro business? Sono solo una moda o un efficace strumento di comunicazione? In questo primo post esamineremo alcuni elementi fondamentali, che approfondiremo nei post successivi. Ci baseremo anche su interessanti elementi emersi dal caso aziendale SAP Italia, che ha recentemente lanciato una strategia social in collaborazione con l’agenzia FreedataLabs. La case history è stata presentata a diversi eventi tra cui la Social Media Week Torino e lo SMAU Milano a cui abbiamo partecipato.
Come usare i social nel b2b?
Spesso quando si parla di Social Media si dà quasi per scontato che si stia parlando di mercati b2c (business to consumer) in cui l’azienda entra in relazione con i propri consumatori e sceglie di farlo utilizzando strumenti interattivi che supportino una comunicazione bidirezionale. Cosa succede invece quando ad adottare questi strumenti sono aziende che vogliono comunicare con altre aziende? Per rispondere alla domanda occorre innanzitutto ricordare che quasi tutte le imprese italiane hanno almeno una presenza online: oltre al classico sito istituzionale, il 67% gestisce un corporate blog e il 41% ha un profilo Facebook. E queste aziende sono costitute in primis da persone. Persone che sono online più del 60% del tempo che trascorrono in ufficio, che interagiscono, si informano, cercano notizie ma soprattutto soluzioni. (altro…)
Pinterest per il marketing in 4 mosse
Recentemente è diventato il terzo Social Network più frequentato per numero di visitatori unici negli Stati Uniti. Pinterest, il social media “visual”, conquista una medaglia di bronzo di tutto rispetto dopo i colossi Facebook e Twitter. Una moda o uno strumento di business a tutti gli effetti?
Il nome Pinterest unisce i termini “to Pin” (appuntare con gli spilli) e “Interest” l’interesse, l’oggetto da attaccare. Il concetto è quindi “appunta i tuoi interessi” e il motto del social network “connect everyone in the world through the ‘things’ they find interesting.”
Questi interessi o pin, vengono inseriti in appositi spazi virtuali detti Pinboard, lavagnette personali dove inserire i contenuti; è quindi possibile “pinnare” i contenuti che ci piacciono direttamente dai siti che visitiamo, tramite i Pin Button.
Quindi in che modo e per quali scopi Pinterest può essere utilizzato in azienda? Ecco alcuni consigli tratti dal blog di Hubspot e scaricabili in formato pdf nella versione originale.
Business e Social Media, 10 buoni motivi per utilizzarli
Investire in strumenti di social media per la crescita del proprio business
Per cosa possiamo utilizzare i Social Media? Ecco le risposte di Lilach Bullock, pioniera britannica del social networking, consulente aziendale ed esperta di personal branding.
Secondo Lilach i social media sono utili per:
- Costruire relazioni
- Fare rete con persone simili a noi
- Aumentare il traffico al nostro sito web
- Vendere i nostri prodotti e servizi (opinione su cui gli esperti si dividono)
- Mostrare la nostra competenza
- Ottenere sostegno e motivazione
- Organizzare e promuovere eventi
- Integrarsi con altri siti web
- Disporre di un’alternativa (meglio secondo noi un complemento) al sito web
- Monitorare la nostra brand awareness
- … e soprattutto (aggiungiamo noi) fare Digital PR
Che ci piaccia ammetterlo o no, scrive l’autrice su Social-able, i Social Media sono ormai una parte importante della nostra vita. Dalle nostre case, dai nostri telefonini, dalle nostre aziende, dalle scuole e ora anche dal settore sanitario e non profit, non possiamo sfuggire al potere di questo importante strumento comunicativo.
Iab Mobile Seminar, il business è mobile
L’88% delle persone che leggono il giornale usano contemporaneamente uno smartphone. Altrettanti lo utilizzano mentre sono in viaggio, e addirittura il 39% mentre è… in bagno! Ogni momento è buono per scorrere le dita sul proprio smartphone o sfogliare un tablet. E allora, come tradurre tutto questo movimento di falangi in chiave business? A queste ed altre domande ha voluto dare una risposta lo Iab Seminar Mobile Marketing & Advertising dello scorso 2 dicembre.
Un italiano su due, ha ricordato Fabiano Lazzarini, General Manager Iab Italia all’apertura dei lavori, possiede uno smartphone e il 22% dei possessori di un telefonino accede ad internet tramite iPhone, BlackBerry, cellulari Android o altri smartphone. L’Italia è in testa alla classifica del traffico online tramite mobile: un primato che in questo periodo risolleva il morale!
Un vero circolo virtuoso, secondo Andrea Ragone del Politecnico di Milano. Full Professor Department of Management, Economics and Industrial Engineering, Rangone ha sottolineato come gli accessi a internet tramite mobile stiano per superare quelli da rete fissa. Si estende la diffusione della banda larga (LTE), e sui vari store sono ormai disponibili oltre 1 milione di app. Segnali di un mercato in crescita e ancora da esplorare. Oltre ai segmenti dell’sms e della telefonia, si stanno affermando nuovi piccoli mercati destinati ad avere un peso sempre maggiore nell’economia.